C’è una parola che nell’ultimo anno abbiamo usato largamente e che può essere la chiave di un team building aziendale di successo: distanza. Il lavoro da remoto, le ore di call, lo scambio di email hanno reso sempre più difficile l’affiatamento e l’intesa tra persone abituate a lavorare insieme - e ancor più in chi si è unito a un team nel periodo 2020-2021.
Secondo Gallup solo 1 millennial su 3 si sente davvero attivamente ed emotivamente coinvolto nel lavoro. Questo può causare una mancanza di entusiasmo, interesse nel proprio ruolo e nel day by day e può risultare penalizzante: per Bit il 27% degli impiegati che non sente un legame con il posto di lavoro dà le dimissioni, mentre Gallup ha calcolato che il costo di collaboratori disinteressati alla mission dell’azienda può raggiungere i 550 miliardi di dollari di produttività persa. Parallelamente Hay Group sostiene che le aziende con team coinvolti e collaboratori partecipi hanno una redditività 2,5 volte maggiore rispetto alle aziende con impiegati più isolati e sconnessi.
Una delle prime cause di disinteressamento nell’azienda da parte dei dipendenti e collaboratori è senza dubbio lo stress - che nell’ambiente lavorativo fa spesso rima con born-out. Il team building aziendale mette al centro delle proprie attività un aspetto fondamentale: il lavoro di gruppo.
Secondo Atlassian il lavoro di gruppo influenza positivamente la felicità degli impiegati: dare feedback e rispettare gli altri (obiettivi chiave delle attività di team building) può contribuire ad aumentare la produttività del 20% e il benessere personale dell’80%. Non solo. Employment Hub rileva un dato su cui riflettere: sentirsi parte di un team offre supporto emotivo e allevia in modo significativo l’insorgere di stress e il rischio di un burn out causato dal lavoro.
Secondo Harvard Business Review gli impiegati trascorrono il 50% del tempo in task collaborative. Non solo: una ricerca di Microsoft sottolinea come il numero di team sia raddoppiato negli ultimi 5 anni. Saper collaborare e inserirsi in un panorama di tipo agile e aperto al confronto è la chiave per ogni collaboratore e dipendente, e quindi del successo di un’azienda - e il team building aziendale è un’arma potentissima per sostenere lo spirito di squadra.
Un terzo degli uffici HR intervistate dal software Troop Messenger ha rilevato che la mancanza di spirito collaborativo contribuisce ad affossare il clima in ufficio e il morale degli impiegati, soprattutto se il problema principale è l’eccessivo micromanaging. Il 39% degli impiegati lamenta l’assenza di collaborazione all’interno della struttura aziendale, se invece la collaborazione è efficace, la percentuale di fedeltà da parte dell’impiegato sale fino al 33% (fonte: Bit).
Può sembrare un dato incredibile ma secondo una ricerca dello studio di consulenza Bain, solo il 40% dei dipendenti ha dichiarato di conoscere gli obiettivi, valori, vision e strategia dell’azienda. Un team building è un’occasione indispensabile per lavorare sulla cultura aziendale, metterla a fattor comune, chiarire ogni dubbio e confrontarsi.
Lavorare alla creazione di un legame con la mission aziendale permette di allinearsi completamente e rende tutti partecipi e protagonisti. La parola chiave qui è trasparenza, condivisione e, ovviamente, collaborazione: insieme agli obiettivi dell’azienda, un buon esercizio è chiedere ai collaboratori di mettere per iscritto i loro.
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